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Politica
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ARGOMENTO: Politica

Re: Politica 11/01/2013 15:14 #7911

Asintoto ha scritto:
Rispolvero per chiedere se qualcuno di voi sta seguendo FARE (fermare il declino)

Io mi ci sono un po' imbattuto e devo dire che trovo davvero interessanti le sue posizioni

Io mi sto documentando, ora, dopo la tua segnalazione. Certo, il promotore non è un imbecille. Anzi. Vero anche che le proposte sono un po' troppo "generaliste" e, leggendo, non si capisce bene come si vuole arrivare a ottenerle.
In fondo dire "abbassiamo il debito", "miglioriamo la concorrenza", ecc... sono tutti "buoni propositi" ma ci vuole anche una strategia, che non sia un manifesto, per ottenerli.
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Ultima modifica: 11/01/2013 15:16 Da gensi.

Re: Politica 11/01/2013 20:38 #7912

gensi ha scritto:
Asintoto ha scritto:
Rispolvero per chiedere se qualcuno di voi sta seguendo FARE (fermare il declino)

Io mi ci sono un po' imbattuto e devo dire che trovo davvero interessanti le sue posizioni

Io mi sto documentando, ora, dopo la tua segnalazione. Certo, il promotore non è un imbecille. Anzi. Vero anche che le proposte sono un po' troppo "generaliste" e, leggendo, non si capisce bene come si vuole arrivare a ottenerle.
In fondo dire "abbassiamo il debito", "miglioriamo la concorrenza", ecc... sono tutti "buoni propositi" ma ci vuole anche una strategia, che non sia un manifesto, per ottenerli.


Guarda, se ti interessa qui trovi spiegato come si procederebbe nelle varie aree

www.fermareildeclino.it/10proposte

Ad esempio per ridurre il debito pubblico si parla di cedere proprietà immobiliari e mobiliari, che non è una cosa stupida ma in effetti non l'ho sentita dire a nessun altro partito

Ti dirò, a me ha abbastanza colpito il tutto... Non so, vediamo come si evolve il tutto
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Re: Politica 13/01/2013 00:25 #7913

in pratica privatizzare tutto?
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Re: Politica 13/01/2013 10:02 #7915

Cichetto ha scritto:
in pratica privatizzare tutto?

Beh, d'altronde Giannino è coerente con il suo pensiero da economista decisamente liberale.

Per quanto riguarda Asintoto non sono molto d'accordo che sia la soluzione opportuna per l'Italia.
Già Tremonti la propose in tempi non sospetti ma non è certo "svendendo" il patrimonio (sia mobiliare che immobiliare) che risolvi il problema del debito pubblico.

Semmai riesci a mettere una pezza al deficit di uno o due anni ma, venduto tutto, resti "più povero".

Il patrimonio (lo dice il nome stesso) dovrebbe "rendere". Ed è questo invece l'assurdo. Lo Stato è in possesso di beni allucinanti che vengono letteralmente abbandonati e portati al degrado. Questi non solo non rendono nulla ma diventano anche un onere. E, prova a vendere un bene di questi, ti va di lusso se riesci a liberartene "gratis".

Non mi dilungo con gli esempi ma, ti assicuro, sono moltissimi. Anche perché spesso, questi beni, non sono "appartamenti" o "pezzetti di terra". Parliamo di caserme, palazzi con centinaia di locali, ecc...

Insomma, tipi particolari di beni che non sono neanche facilmente piazzabili sul mercato.

Sulla parte mobiliare poi, men che meno. Come è possibile che le banche d'affari riescono a far fruttare ai loro portafogli percentuali da capogiro mentre, uno Stato, dovrebbe addirittura liberarsene?
Ormai da privatizzare c'è veramente poco o nulla. L'unico baluardo parastatale, se non erro, è nel settore della difesa. Ma lì, francamente, privatizzare, sarebbe da folli a mio modestissimo parere.

Anziché vendere, sarebbe l'ora di "imparare a gestire" con profitto le risorse. Ma questo non rientra proprio nella mentalità politica italiana. Le risorse servono solo per piazzare parenti, amici & co. e dare una specie di posto di lavoro se ti votano. E poco importa se sia un servizio utile per lo Stato. Così, come detto, invece che diventare una risorsa, diventano un onere dal quale è anche difficile liberarsene.
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Re: Politica 13/01/2013 10:06 #7916

Faccio un esempio veloce:
io ho tre case e un lavoro e decido di mangiare sei giorni su sette tartufo bianco e caviale.
Ad un certo punto perdo il lavoro però non voglio cambiare il mio stile di vita.
Mi vendo la prima casa, vendo anche la seconda e, ad un certo punto, vendo anche la terza.
E' vero, magari riesco a tirare a campare per altri dieci anni con lo stile di vita che ho scelto ma, prima o poi, dovrò rivederlo una volta finite le case e se non trovo lo stesso lavoro.

Ecco, questa è la stessa cosa che capita all'Italia in quanto società pubblica. Finché non rivedrà il suo "stile di vita", potrà vendersi anche l'anima, anche il Colosseo e la Torre di Pisa ma, alla fine, arriverà sempre il punto in cui bisognerà "cambiare" lo stile.
E allora, non conviene farlo subito e mantenere le proprie ricchezze anziché vendersele?
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Re: Politica 13/01/2013 10:25 #7917

Comunque resto curioso di capire da che parte si alleerà questo "Fare".
Dubito resti a combattere i mulini a vento tutto solo...
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Re: Politica 13/01/2013 12:08 #7918

Ho capito il tuo pensiero gensi, il problema è che il debito pubblico italiano è davvero alto (120% del pil mi pare). Poichè il patrimonio statale non è fatto fruttare a dovere come dici tu, vendendolo si può ridurre gli oneri sul debito. Si rinuncia a possibili ricavi finanziari e sulla locazione per dire in cambio di minori costi d'inbteresse. Per uno stato poco efficiente -questo- la cosa migliore è ridurre al minimo la possibilità di esserlo. Poi sono d'accordo con te che sarebbe meglio da un punto di vista economico diventare uno stato finanziere e riuscire a gestire gli asset mobiliari in particolare, ma
credo questo porterebbe a problemi di concetto non da poco (è giusto che uno stato possa muoversi sui mercati? ci fidiamo di chi amministra? qual è il rischio massimo che si può correre? sai molto meglio di me che è un attimo)
Tu mi facevi l'esempio delle banche d'affari: benissimo, ma il rischio è grosso... E' soprattutto, per assumere gente veramente capace a gestire il patrimonio sarebbe necessario pagar loro stipendi multimilionari. Il popolo è disposto? Dubito

Chiaro che le dismissioni patrimoniali devono andare di pari passo con una riduzione della spesa pubblica perchè altrimenti non hanno alcun senso e come dici tu si tratta solo di un vantaggio momentaneo

Io credo che sia stata ampiamente dimostrata l'incapacità degli stati di gestire, del resto a chi fa piacere amministrare senza averne nulla in cambio? E questo paese in particolare ha fatto mangiare per anni a sue spese politicanti della peggior razza. Un ridimensionamento dello Stato e una sua maggior trasparenza le vedo come due cose del tutto imprescindibili
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Re: Politica 13/01/2013 18:19 #7920

In Italia non è un problema il fatto che ci sia troppo stato o troppo poco stato.

Il problema sono proprio le persone.

La classe politica si è fossilizzata nei suoi privilegi e le scelte su come operare sono fatte per mantenere invariato lo status quo attuale.

Per cui, a capo di questo e quello, a gestire, ad amministrare ecc. ecc... in ogni settore, non vengono messi elementi capaci, elementi in grado di fare bene quel lavoro. Vengono messi gli amici degli amici, parenti, conoscenti, amanti, quaquaraqua, lacchè ecc. ecc.... in questo modo la classe politica non ha problemi nella gestione delle cariche e nell'indirizzare le cose a piacimento.

Il risultato è che l'Italia sta pian piano cadendo nel baratro da 25 anni a questa parte.... un lento e doloroso declino, inarrestabile.

Ai piani alti ci stanno cariatidi di 70 e passa anni, gente a cui non darei da avvitare una lampadina di casa mia, figurati a gestire le sorti del paese. Gente completamente al di fuori della realtà di tutti i giorni. E invece sono proprio la.

Siamo la repubblica basata sul nepotismo e sul conflitto di interessi. Il merito è lasciato sempre fuori dalla porta. E' tutto pieno di leggi e leggine atte a bloccare il paese, non a farlo avanzare. I ladri e i delinquenti prosperano, la brava gente onesta è vessata.

La classe politica competente e disinteressa è sparita.... siamo sull'orlo dello sfascio.

SIAMO AL CREPUSCOLO DEGLI DEI.
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Re: Politica 13/01/2013 21:13 #7921

Acciaio ha scritto:
In Italia non è un problema il fatto che ci sia troppo stato o troppo poco stato.

Il problema sono proprio le persone.

La classe politica si è fossilizzata nei suoi privilegi e le scelte su come operare sono fatte per mantenere invariato lo status quo attuale.

Per cui, a capo di questo e quello, a gestire, ad amministrare ecc. ecc... in ogni settore, non vengono messi elementi capaci, elementi in grado di fare bene quel lavoro. Vengono messi gli amici degli amici, parenti, conoscenti, amanti, quaquaraqua, lacchè ecc. ecc.... in questo modo la classe politica non ha problemi nella gestione delle cariche e nell'indirizzare le cose a piacimento.

Il risultato è che l'Italia sta pian piano cadendo nel baratro da 25 anni a questa parte.... un lento e doloroso declino, inarrestabile.

Ai piani alti ci stanno cariatidi di 70 e passa anni, gente a cui non darei da avvitare una lampadina di casa mia, figurati a gestire le sorti del paese. Gente completamente al di fuori della realtà di tutti i giorni. E invece sono proprio la.

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Ma questo disfattismo dove ci porta?
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Re: Politica 13/01/2013 21:36 #7922

Cominciamo a pagare TUTTI i dirigenti pubblici, i politici di ogni "altezza", i loro portaborse e via discorrendo con TITOLI DI STATO.
Si, titoli di Stato possibilmente NON VENDIBILI.

A quel punto sarebbe il tuo primo interesse lavorare per uno stato "credibile" che ti possa onorare quei titoli.

Ci sarebbe da valutare il rischio "speculazione propositiva" per avere tassi più alti e guadagnare di più... ma il mercato è talmente grande e globale che non posso credere che una lobby riesca a tenere tassi alti solo per guadagnare di più.

Invece, i politici in primis, continuiamo a pagarli con "soldi". Addirittura Tremonti si faceva pagare in "contanti" quando era Ministro. E poi vogliamo combattere la corruzione... Seee, come no

Comunque, passato il disfattismo, credo che NON votare sia ancora peggio. Non è certo NON votando che si risolveranno i problemi dell'Italia.

Come dicevo al mio amico giorni fa, io non farò altro che leggermi i primi 5-6 nomi di ogni lista presente nel mio seggio, cercherò di informarmi su chi sono e quali sono le loro competenze e, a quel punto, voterò. Tanto il primo di ogni lista va quasi sicuro in Parlamento se un partito supera il 3%. Quindi tanto vale tentare di mandarci gente "adeguata".
Che sia di SEL, 5 stelle, Forza Nuova, PD o PDL non me ne frega niente.
Però voglio gente pulita, competente e con delle idee...
Utopia, mi sa.
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Re: Politica 13/01/2013 23:01 #7924

Asintoto ha scritto:
Acciaio ha scritto:
In Italia non è un problema il fatto che ci sia troppo stato o troppo poco stato.

Il problema sono proprio le persone.

La classe politica si è fossilizzata nei suoi privilegi e le scelte su come operare sono fatte per mantenere invariato lo status quo attuale.

Per cui, a capo di questo e quello, a gestire, ad amministrare ecc. ecc... in ogni settore, non vengono messi elementi capaci, elementi in grado di fare bene quel lavoro. Vengono messi gli amici degli amici, parenti, conoscenti, amanti, quaquaraqua, lacchè ecc. ecc.... in questo modo la classe politica non ha problemi nella gestione delle cariche e nell'indirizzare le cose a piacimento.

Il risultato è che l'Italia sta pian piano cadendo nel baratro da 25 anni a questa parte.... un lento e doloroso declino, inarrestabile.

Ai piani alti ci stanno cariatidi di 70 e passa anni, gente a cui non darei da avvitare una lampadina di casa mia, figurati a gestire le sorti del paese. Gente completamente al di fuori della realtà di tutti i giorni. E invece sono proprio la.

Siamo la repubblica basata sul nepotismo e sul conflitto di interessi. Il merito è lasciato sempre fuori dalla porta. E' tutto pieno di leggi e leggine atte a bloccare il paese, non a farlo avanzare. I ladri e i delinquenti prosperano, la brava gente onesta è vessata.

La classe politica competente e disinteressa è sparita.... siamo sull'orlo dello sfascio.

SIAMO AL CREPUSCOLO DEGLI DEI.


Ma questo disfattismo dove ci porta?


Non è mica disfattismo. E' una semplice lettura dei fatti.

Ci sono mille esempi in ogni settore che confermano le mie parole, purtroppo.

L'unico modo per poter cambiare l'anda è che la gente decida di votare davvero coloro che "sanno fare" e non coloro che "appaiono".

Questo porta a maggior consapevolezza e fatica, lo so, ma non c'è altra via. In caso contrario, ci meritiamo i polici che abbiamo. Al momento sembrano rappresentare bene lo specchio della nostra società. A ri-purtroppo.
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Re: Politica 13/01/2013 23:10 #7925

gensi ha scritto:
Cominciamo a pagare TUTTI i dirigenti pubblici, i politici di ogni "altezza", i loro portaborse e via discorrendo con TITOLI DI STATO.
Si, titoli di Stato possibilmente NON VENDIBILI.

A quel punto sarebbe il tuo primo interesse lavorare per uno stato "credibile" che ti possa onorare quei titoli.


Interessante potrebbe anche essere un compenso a rendimento.

Ad oggi i politici possono spare quante panzane vogliono. Il 99% delle promesse fatte in campagna elettore non si realizza. Se sono stati votati per quello e non mantengono... perchè mai dovrebbero essere pagati e addirittura riconrfermati? E' un'anomalia pazzesca.

Quindi, tu prometti x,y,z? Bene, il compenso è 100. Hai mantenuto solo X? Ti do 1/3 del compenso pattuito e ti sbatto a casa senza più possibilità di ricandidarti per nessun ruolo politico, perchè hai dimostrato di non essere capace e di non essere affidabile.

Mantieni tutto? Ti pago, riconfermo e ti do anche un bonus.

Non prometti niente in campagna elettorale per non rischiare? Impossibile, tutti devono presentare un programma per poter concorrere. Escluso a priori.

Fai delle promesse della menga e nessuno promette qualcosa superiore a te? Vuol dire che sei il più furbo ed è giusto che tu sia eletto. La tornata dopo ci sarà qualcuno che si sveglia e concorre.

Nessun vitalizio, nessuna pensione dorata, nessuna buonauscita. Nessun rimborso spese (così non si gonfiano a doc). I cassieri pubblicano mensilmente entrate e uscite di ogni organo dello stato e giustificano le spese. Ogni cittadino può chiedere delucidazioni in merito.
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Ultima modifica: 13/01/2013 23:27 Da Acciaio.

Re: Politica 13/01/2013 23:26 #7926

Acciaio ha scritto:
gensi ha scritto:
Cominciamo a pagare TUTTI i dirigenti pubblici, i politici di ogni "altezza", i loro portaborse e via discorrendo con TITOLI DI STATO.
Si, titoli di Stato possibilmente NON VENDIBILI.

A quel punto sarebbe il tuo primo interesse lavorare per uno stato "credibile" che ti possa onorare quei titoli.


Interessante potrebbe anche essere un compenso a rendimento.

Ad oggi i politici possono spare quante panzane vogliono. Il 99% delle promesse fatte in campagna elettore non si realizza. Se sono stati votati per quello e non mantengono... perchè mai dovrebbero essere pagati e addirittura riconrfermati? E' un'anomalia pazzesca.

Quindi, tu prometti x,y,z? Bene, il compenso è 100. Hai mantenuto solo X? Ti do 1/3 del compenso pattuito e ti sbatto a casa senza più possibilità di ricandidarti per nessun ruolo politico, perchè hai dimostrato di non essere capace e di non essere affidabile.

Mantieni tutto? Ti pago, riconfermo e ti do anche un bonus.

Non prometti niente in campagna elettorale per non rischiare? Impossibile, tutti devono presentare un programma per poter concorrere. Escluso a priori.

Fai delle promesse della menga e nessuno promette qualcosa superiore a te? Vuol dire che sei il più furbo ed è giusto che tu sia eletto. La tortata dopo ci sarà qualcuno che si sveglia e concorre.

Nessun vitalizio, nessuna pensione dorata, nessuna buonauscita. Nessun rimborso spese (così non si gonfiano a doc). I cassieri pubblicano mensilmente entrate e uscite di ogni organo dello stato e giustificano le spese. Ogni cittadino può chiedere delucidazioni in merito.


Il problema di tutto questo è che stai personificando lo stato
Però i politici sono i capi di sé stessi in un certo senso
Essi stessi decidono su di loro, e altrimenti non può essere a meno di immaginare un organismo sovaparlamentare
Questo porta a un ovvio conflitto di interessi -forse la più grave manifestazione esistente del problema principal-agent, perchè sono tanto principal quanto agent, però agiscono per un intero stato. Parliamoci chiaro, chi al loro posto non farebbe almeno un pochino i suoi interessi? A parlare si è tutti santi

Il sozzume c'è sempre stato dove c'è il potere, ed è impossibile immaginare che possa cessare di essere. Si può, noi come elettori, votare quelle persone che sono -leggi sembrano- più capaci e oneste. In questo sono in pieno accordo con gensi: smettere di ragionare sui partiti e iniziare con le persone. Ovvero, io che sono ideologicamente sul centrodestra per dire, col cazzo che voto l'attuale centro-destra, ma manco se mi sparano. Cerco di guardarmi attorno e vedere quali idee sono le più convincenti sotto il profilo economico. In questo momento la linea che mi convince di più è quella liberista, bene, vediamo tra i liberisti quale mi convince. Poi andranno lì e ruberanno? Stica, se sono capaci di far rigare dritto sto paese per me possono pure fare del nepotismo. Non è quello la rovina economica dello stato. Tutto rigorosamente imho
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Re: Politica 14/01/2013 00:41 #7927

Asintoto ha scritto:
Acciaio ha scritto:
gensi ha scritto:
Cominciamo a pagare TUTTI i dirigenti pubblici, i politici di ogni "altezza", i loro portaborse e via discorrendo con TITOLI DI STATO.
Si, titoli di Stato possibilmente NON VENDIBILI.

A quel punto sarebbe il tuo primo interesse lavorare per uno stato "credibile" che ti possa onorare quei titoli.


Interessante potrebbe anche essere un compenso a rendimento.

Ad oggi i politici possono spare quante panzane vogliono. Il 99% delle promesse fatte in campagna elettore non si realizza. Se sono stati votati per quello e non mantengono... perchè mai dovrebbero essere pagati e addirittura riconrfermati? E' un'anomalia pazzesca.

Quindi, tu prometti x,y,z? Bene, il compenso è 100. Hai mantenuto solo X? Ti do 1/3 del compenso pattuito e ti sbatto a casa senza più possibilità di ricandidarti per nessun ruolo politico, perchè hai dimostrato di non essere capace e di non essere affidabile.

Mantieni tutto? Ti pago, riconfermo e ti do anche un bonus.

Non prometti niente in campagna elettorale per non rischiare? Impossibile, tutti devono presentare un programma per poter concorrere. Escluso a priori.

Fai delle promesse della menga e nessuno promette qualcosa superiore a te? Vuol dire che sei il più furbo ed è giusto che tu sia eletto. La tortata dopo ci sarà qualcuno che si sveglia e concorre.

Nessun vitalizio, nessuna pensione dorata, nessuna buonauscita. Nessun rimborso spese (così non si gonfiano a doc). I cassieri pubblicano mensilmente entrate e uscite di ogni organo dello stato e giustificano le spese. Ogni cittadino può chiedere delucidazioni in merito.


[...]Il sozzume c'è sempre stato dove c'è il potere, ed è impossibile immaginare che possa cessare di essere[...]


Ci sono alcuni stati che viaggiano bene senza per forza dover combattere un giro incredibile di corruzione nepotismo etc.
Secondo me il problema è proprio questo, che siamo italiani, cetre cose ce le abbiamo nel sangue.
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Re: Politica 14/01/2013 15:17 #7928

La questione "nepotismo" è un po' troppo sopravvalutata per me in Italia.
In fondo, la "referenza", nei paesi inglesi, ad esempio, non solo è "concessa" ma è obbligatoria quando si presenta un curriculum.

Insomma, essere "raccomandato" da qualcuno non è un reato per me. L'importante è che la "raccomandazione" arrivi per le effettive competenze!

Vi faccio un esempio veloce: se io sono un dirigente di una società X ma prima ho lavorato e tenuto buoni rapporti con la società Y se, l'attuale dirigente mi propone un tizio competente dovrei poterlo valutare.

Poi sta a me capire se Y mi vuole rifilare una "sola" o per davvero uno capace.

Invece in Italia la raccomandazione è PER FORZA negativa. Nel senso che chi viene "raccomandato" vince solo se il "raccomandante" è tanto più potente degli altri.
Questo è assurdo. Se un MAFIOSO mi raccomanda Tizio io, se sono uno serio delle risorse umane, non mi metto in sede un potenziale contatto con la MAFIA!
Invece in Italia è qui il problema. Chiunque viene raccomandato a prescindere dalle competenze. Solo perché è "figlio di..."; "nipote di..."; "amico del fratello dell'amante di..." allora gli spetta un posto in qualche ufficio pubblico o, peggio ancora, qualche ruolo da dirigente.
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Re: Politica 14/01/2013 21:32 #7931

gensi ha scritto:
La questione "nepotismo" è un po' troppo sopravvalutata per me in Italia.
In fondo, la "referenza", nei paesi inglesi, ad esempio, non solo è "concessa" ma è obbligatoria quando si presenta un curriculum.

Insomma, essere "raccomandato" da qualcuno non è un reato per me. L'importante è che la "raccomandazione" arrivi per le effettive competenze!

Vi faccio un esempio veloce: se io sono un dirigente di una società X ma prima ho lavorato e tenuto buoni rapporti con la società Y se, l'attuale dirigente mi propone un tizio competente dovrei poterlo valutare.

Poi sta a me capire se Y mi vuole rifilare una "sola" o per davvero uno capace.

Invece in Italia la raccomandazione è PER FORZA negativa. Nel senso che chi viene "raccomandato" vince solo se il "raccomandante" è tanto più potente degli altri.
Questo è assurdo. Se un MAFIOSO mi raccomanda Tizio io, se sono uno serio delle risorse umane, non mi metto in sede un potenziale contatto con la MAFIA!
Invece in Italia è qui il problema. Chiunque viene raccomandato a prescindere dalle competenze. Solo perché è "figlio di..."; "nipote di..."; "amico del fratello dell'amante di..." allora gli spetta un posto in qualche ufficio pubblico o, peggio ancora, qualche ruolo da dirigente.


Infatti, le referenza in Italia, con la politica e i posti dei raccomandati non c'entra una fava.

Basta guardare il grado di parentela dei raccomandati. Nei posti pubblici (sanità, trasporti, ecc. ecc.) e nelle aziende a compartecipazione pubblica è pieno di cariche inutili date a parenti di tizio caio e sempronio. Sono tutti favori politici per ottenere consensi in modo indiretto e non perdere la poltrona.

L'interesse per il paese e per la collettività è l'ultima delle priorità. Così si spendono camionate di euro inutilmente che vanno ad aumentare il debito pubblico e intanto questi enti vanno alla deriva con gestioni a dir poco aberranti.

Un esempio, il policlinico di Bari. I dottori di non so quanti reparti portano tutti lo stesso cognome, vi rendete conto? Peggio del medioevo. Concorsi pubblici taroccati in modo che partecipasse solo il figlio di ecc. ecc... roba che neanche nel medioevo. Dire Nepotismo è dire poco, bisognerebbe inventare una parola apposta. Superparaculismo? Meganepotismo? Colposegretodelmignottaroparaculato?
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Re: Politica 15/01/2013 00:36 #7932

Almeno è gente con una laurea. Vogliamo parlare dei contratti di consulenza fatti per non capire bene cosa?
Nella sanità (ma anche all'Università) ne ho viste di ogni. Addirittura uno faceva una consulenza come responsabile della gestione proficua dei contratti di consulenza.

Fantastico.
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Re: Politica 20/01/2013 22:05 #7995

Grillo Live
0Devo dire che come comico, comunque, è superiore. Davvero.
Devo dire che le idee che porta avanti sono anche eccelse.
È vero però che il controllo non sarà così facile. Però fa piacere vedere che almeno qualcuno che si impegna ancora c'è!
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Re: Politica 25/01/2013 09:45 #8008

Vi invito a leggere questo articolo e a visitare le corrispondenti pagine su facebook dei vari partiti:

daily.wired.it/news/politica/2013/01/24/elezioni-partiti-fake-facebook-83747.html

Ci sono slogan o manifesti elettorali che fanno semplicemente morire dal ridere, soprattutto quelli di Feudalesimo e Libertà (che seguo ormai da mesi) e quelli del Movimento 7 Stelle di Hokuto.
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Ehi dol! Bel dol! Suona un dong dillo!
Suona un dong! Salta ancor! Salice bal billo!
Tom Bom, bel Tom, Tom Bombadillo!

Re: Politica 25/01/2013 09:52 #8011

Immagino. Con tutta sta "frammentazione" hai vogli di perle da creare!!!
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