"Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto." (Italo Calvino)
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10 libri significativi
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ARGOMENTO: 10 libri significativi

Re: 10 libri significativi 12/03/2015 09:56 #13960

Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...ora risulterò impopolare (più di quanto già lo sia) ma a me il priccolo principe mi sta veramente sui ball


Non sono in completo disaccordo con te, secondo me è sopravvalutato, però è un libro estremamente dolce e semplice... In qualche modo si torna bambini per una manciata di minuti, che è sempre una bella esperienza


Non so, non sono mai stato bambino nel modo del piccolo principe, con questa virginale lucidità alquanto irritante. Il piccolo principe è un nano rompic... venuto dallo spazio. Abbiamo i bellissimi racconti e fumetti di Guareschi che forse a parte te e menon li legge quasi nessuno...questo mi irrita.
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Ultima modifica: 12/03/2015 10:01 Da scarpax73.

Re: 10 libri significativi 12/03/2015 15:13 #13983

scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...ora risulterò impopolare (più di quanto già lo sia) ma a me il priccolo principe mi sta veramente sui ball


Non sono in completo disaccordo con te, secondo me è sopravvalutato, però è un libro estremamente dolce e semplice... In qualche modo si torna bambini per una manciata di minuti, che è sempre una bella esperienza


Non so, non sono mai stato bambino nel modo del piccolo principe, con questa virginale lucidità alquanto irritante. Il piccolo principe è un nano rompic... venuto dallo spazio. Abbiamo i bellissimi racconti e fumetti di Guareschi che forse a parte te e menon li legge quasi nessuno...questo mi irrita.


ahahah in effetti se incontrassi il piccolo principe probabilmente gli aprirei il cranio a suon di pugni xD

dovrei farvi vedere delle foto di me da piccolo per farvi capire quanto gli assomigliavo (anche se solo fisicamente.. dato che io ero un idiota) xD
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Ultima modifica: 12/03/2015 15:15 Da 6Rimbaud.

Re: 10 libri significativi 12/03/2015 17:14 #13987

6Rimbaud ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...ora risulterò impopolare (più di quanto già lo sia) ma a me il priccolo principe mi sta veramente sui ball


Non sono in completo disaccordo con te, secondo me è sopravvalutato, però è un libro estremamente dolce e semplice... In qualche modo si torna bambini per una manciata di minuti, che è sempre una bella esperienza


Non so, non sono mai stato bambino nel modo del piccolo principe, con questa virginale lucidità alquanto irritante. Il piccolo principe è un nano rompic... venuto dallo spazio. Abbiamo i bellissimi racconti e fumetti di Guareschi che forse a parte te e menon li legge quasi nessuno...questo mi irrita.


ahahah in effetti se incontrassi il piccolo principe probabilmente gli aprirei il cranio a suon di pugni xD

dovrei farvi vedere delle foto di me da piccolo per farvi capire quanto gli assomigliavo (anche se solo fisicamente.. dato che io ero un idiota) xD


...se non altro non somigliavi a bukowski.
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Re: 10 libri significativi 12/03/2015 19:01 #13993

Non riesco a immaginare la fusione tra Kovacic e il piccolo principe
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Re: 10 libri significativi 13/03/2015 11:18 #14008

scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...ora risulterò impopolare (più di quanto già lo sia) ma a me il priccolo principe mi sta veramente sui ball


Non sono in completo disaccordo con te, secondo me è sopravvalutato, però è un libro estremamente dolce e semplice... In qualche modo si torna bambini per una manciata di minuti, che è sempre una bella esperienza


Non so, non sono mai stato bambino nel modo del piccolo principe, con questa virginale lucidità alquanto irritante. Il piccolo principe è un nano rompic... venuto dallo spazio. Abbiamo i bellissimi racconti e fumetti di Guareschi che forse a parte te e menon li legge quasi nessuno...questo mi irrita.


In realtà penso che Guareschi scriva in modo abbastanza diverso... I suoi racconti sono dolci, dolcissimi, ma non sono raccontati in modo infantile. Parlano di persone ben cresciute e in modo adulto, ciò che è dolce è la loro semplicità... Il piccolo principe mira a farti vestire i panni di un bambino, pretesa che Guareschi non ha. Direi semplicità da una parte, ingenuità dall'altra

Ciò detto, chiunque preferisca Antoine a Giovannino è un criminale
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Re: 10 libri significativi 13/03/2015 12:05 #14014

Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...ora risulterò impopolare (più di quanto già lo sia) ma a me il priccolo principe mi sta veramente sui ball


Non sono in completo disaccordo con te, secondo me è sopravvalutato, però è un libro estremamente dolce e semplice... In qualche modo si torna bambini per una manciata di minuti, che è sempre una bella esperienza


Non so, non sono mai stato bambino nel modo del piccolo principe, con questa virginale lucidità alquanto irritante. Il piccolo principe è un nano rompic... venuto dallo spazio. Abbiamo i bellissimi racconti e fumetti di Guareschi che forse a parte te e menon li legge quasi nessuno...questo mi irrita.


In realtà penso che Guareschi scriva in modo abbastanza diverso... I suoi racconti sono dolci, dolcissimi, ma non sono raccontati in modo infantile. Parlano di persone ben cresciute e in modo adulto, ciò che è dolce è la loro semplicità... Il piccolo principe mira a farti vestire i panni di un bambino, pretesa che Guareschi non ha. Direi semplicità da una parte, ingenuità dall'altra

Ciò detto, chiunque preferisca Antoine a Giovannino è un criminale


Hai perfettamente ragione...ma mentre il piccolo principe è un bambino idealizzato, è la visione che un adulto ha di un bambino, i bambini di guareschi sono veri...e raccontati con una prosa semplice e meravigliosa. Quanta bravura c'era in quest'uomo
per adesso sto leggendo "chico e altri racconti". Che meraviglia. Non c'è storia in cui non mi stupisca per la sua bravura.
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Ultima modifica: 13/03/2015 12:06 Da scarpax73.

Re: 10 libri significativi 13/03/2015 12:41 #14016

scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...ora risulterò impopolare (più di quanto già lo sia) ma a me il priccolo principe mi sta veramente sui ball


Non sono in completo disaccordo con te, secondo me è sopravvalutato, però è un libro estremamente dolce e semplice... In qualche modo si torna bambini per una manciata di minuti, che è sempre una bella esperienza


Non so, non sono mai stato bambino nel modo del piccolo principe, con questa virginale lucidità alquanto irritante. Il piccolo principe è un nano rompic... venuto dallo spazio. Abbiamo i bellissimi racconti e fumetti di Guareschi che forse a parte te e menon li legge quasi nessuno...questo mi irrita.


In realtà penso che Guareschi scriva in modo abbastanza diverso... I suoi racconti sono dolci, dolcissimi, ma non sono raccontati in modo infantile. Parlano di persone ben cresciute e in modo adulto, ciò che è dolce è la loro semplicità... Il piccolo principe mira a farti vestire i panni di un bambino, pretesa che Guareschi non ha. Direi semplicità da una parte, ingenuità dall'altra

Ciò detto, chiunque preferisca Antoine a Giovannino è un criminale


Hai perfettamente ragione...ma mentre il piccolo principe è un bambino idealizzato, è la visione che un adulto ha di un bambino, i bambini di guareschi sono veri...e raccontati con una prosa semplice e meravigliosa. Quanta bravura c'era in quest'uomo
per adesso sto leggendo "chico e altri racconti". Che meraviglia. Non c'è storia in cui non mi stupisca per la sua bravura.


Splendido

Se vuoi vedere una faccia un po' diversa di consiglio di leggere -in caso non lo avessi già fatto- il marito in collegio, il destino si chiama clotilde -meraviglia- e soprattutto lo Zibaldino mi pare sia, non sono mai stato un fenomeno con i titoli... Si scopre che, oltre a far sorridere, quell'uomo era anche capace di farti sganasciare
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Re: 10 libri significativi 13/03/2015 12:59 #14017

Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...ora risulterò impopolare (più di quanto già lo sia) ma a me il priccolo principe mi sta veramente sui ball


Non sono in completo disaccordo con te, secondo me è sopravvalutato, però è un libro estremamente dolce e semplice... In qualche modo si torna bambini per una manciata di minuti, che è sempre una bella esperienza


Non so, non sono mai stato bambino nel modo del piccolo principe, con questa virginale lucidità alquanto irritante. Il piccolo principe è un nano rompic... venuto dallo spazio. Abbiamo i bellissimi racconti e fumetti di Guareschi che forse a parte te e menon li legge quasi nessuno...questo mi irrita.


In realtà penso che Guareschi scriva in modo abbastanza diverso... I suoi racconti sono dolci, dolcissimi, ma non sono raccontati in modo infantile. Parlano di persone ben cresciute e in modo adulto, ciò che è dolce è la loro semplicità... Il piccolo principe mira a farti vestire i panni di un bambino, pretesa che Guareschi non ha. Direi semplicità da una parte, ingenuità dall'altra

Ciò detto, chiunque preferisca Antoine a Giovannino è un criminale


Hai perfettamente ragione...ma mentre il piccolo principe è un bambino idealizzato, è la visione che un adulto ha di un bambino, i bambini di guareschi sono veri...e raccontati con una prosa semplice e meravigliosa. Quanta bravura c'era in quest'uomo
per adesso sto leggendo "chico e altri racconti". Che meraviglia. Non c'è storia in cui non mi stupisca per la sua bravura.


Splendido

Se vuoi vedere una faccia un po' diversa di consiglio di leggere -in caso non lo avessi già fatto- il marito in collegio, il destino si chiama clotilde -meraviglia- e soprattutto lo Zibaldino mi pare sia, non sono mai stato un fenomeno con i titoli... Si scopre che, oltre a far sorridere, quell'uomo era anche capace di farti sganasciare


Seguirò i tuoi consigli. Per adesso ho preso quei titoli che ho trovato in offerta su amazon x il kindle
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Re: 10 libri significativi 13/03/2015 13:34 #14018

Ed ecco i miei dieci libri significativi. Ho meditato sopra a quel "significativi" e ho deciso di essere serio e di non mettere assolutamente i migliori o i preferiti, ma semplicemente quelli che hanno fatto la differenza per una ragione o per l'altra. Naturalmente qua dentro ci sono anche un paio dei miei preferiti.

1) Lo Hobbit - JRR Tolkien: Primo libro "vero" letto nella mia vita, una conferma sulle possibilità dell'immaginazione. Stimolò in me anche il desiderio di scrivere.

2) A ciascuno il suo - Leonardo Sciascia: Una rivelazione, letto in seconda superiore e forse neppure capito del tutto. Mi fece scoprire le possibilità infinite della letteratura e le ricadute sul sociale.

3) La luna e i falò - Cesare Pavese: Oltre all'importanza e al valore, ricordo perfettamente che questo era il libro che stavo leggendo quando mi misi assieme alla prima ragazza davvero importante della mia vita, nell'estate tra quarta e quinta liceo.

4) Ulisse - James Joyce: E' stata la battaglia letteraria più difficile della mia vita, iniziato a più riprese durante l'Università, interrotto, ripreso. Quando riuscii a terminarlo capii che il mio interesse per la lingua e la scrittura potevano essere ripagati con una soddisfazione quasi fisica.

5) L'amico del pazzo - Marco Drago: Marco è uno scrittore originario del mio paese, Canelli in provincia di Asti. Ha otto anni più di me e mentre ero giovane e alla ricerca di stimoli fondò una fanzine, Maltese Narrazioni, alla quale ancora giovanissimo collaborai. Ha pubblicato per Feltrinelli, Minimum Fax e ora un nuovo libro per Barbera Editore. Faceva parte della generazione dei "cannibali" ed era legato a Scarpa e ad altri autori più o meno compatibili con quella scena. Leggendo questo libro capii che non volevo scrivere seguendo le mode del momento, cosa che invece lui faceva generosamente, rovinando a mio avviso (e in seguito ho avuto ragione), il proprio potenziale.

6) Come si fa una tesi di laurea - Umberto Eco: Non soltanto mi fu utile, ma attraverso questo libro compresi profondamente cosa possa essere un saggio.

7) Q - Luther Blisset: Ricevetti in regalo questo libro e attraverso le sue pagine compresi come sia possibile far passare messaggi importanti anche nella letteratura di "genere", elemento che ha rafforzato alcune mie personali opinioni sul narrare.

8) La fatica di essere se stessi - Alain Ehremberg: Sono rimasto in dubbio se inserire questo libro nella lista, poiché per spiegare il perché ci sia dovrei raccontare qualcosa di me che non voglio raccontare. Sappiate solo che fu uno degli step fondamentali per uscire da un grave periodo di malattia.

9) La via per la Terra di Mezzo - Tom Shippey: Questo libro ha dato conferma ai miei dubbi personali sul lavoro di JRR Tolkien, operella di genere, affascinante ma risibile, o qualcosa d'altro? Qualcosa d'altro. Consigliatissimo a chi volesse approfondire sul serio.

10) Arcobaleni - Kawabata Yasunari: Perché mentre lo stavo rileggendo è arrivata Bianca, e scusate se è poco. Mi piacciono le donne, che ci posso fare.
Ultima modifica: 13/03/2015 16:57 Da arturobandini.

Re: 10 libri significativi 13/03/2015 22:38 #14021

arturobandini ha scritto:
Ed ecco i miei dieci libri significativi. Ho meditato sopra a quel "significativi" e ho deciso di essere serio e di non mettere assolutamente i migliori o i preferiti, ma semplicemente quelli che hanno fatto la differenza per una ragione o per l'altra. Naturalmente qua dentro ci sono anche un paio dei miei preferiti.

1) Lo Hobbit - JRR Tolkien: Primo libro "vero" letto nella mia vita, una conferma sulle possibilità dell'immaginazione. Stimolò in me anche il desiderio di scrivere.

2) A ciascuno il suo - Leonardo Sciascia: Una rivelazione, letto in seconda superiore e forse neppure capito del tutto. Mi fece scoprire le possibilità infinite della letteratura e le ricadute sul sociale.

3) La luna e i falò - Cesare Pavese: Oltre all'importanza e al valore, ricordo perfettamente che questo era il libro che stavo leggendo quando mi misi assieme alla prima ragazza davvero importante della mia vita, nell'estate tra quarta e quinta liceo.

4) Ulisse - James Joyce: E' stata la battaglia letteraria più difficile della mia vita, iniziato a più riprese durante l'Università, interrotto, ripreso. Quando riuscii a terminarlo capii che il mio interesse per la lingua e la scrittura potevano essere ripagati con una soddisfazione quasi fisica.

5) L'amico del pazzo - Marco Drago: Marco è uno scrittore originario del mio paese, Canelli in provincia di Asti. Ha otto anni più di me e mentre ero giovane e alla ricerca di stimoli fondò una fanzine, Maltese Narrazioni, alla quale ancora giovanissimo collaborai. Ha pubblicato per Feltrinelli, Minimum Fax e ora un nuovo libro per Barbera Editore. Faceva parte della generazione dei "cannibali" ed era legato a Scarpa e ad altri autori più o meno compatibili con quella scena. Leggendo questo libro capii che non volevo scrivere seguendo le mode del momento, cosa che invece lui faceva generosamente, rovinando a mio avviso (e in seguito ho avuto ragione), il proprio potenziale.

6) Come si fa una tesi di laurea - Umberto Eco: Non soltanto mi fu utile, ma attraverso questo libro compresi profondamente cosa possa essere un saggio.

7) Q - Luther Blisset: Ricevetti in regalo questo libro e attraverso le sue pagine compresi come sia possibile far passare messaggi importanti anche nella letteratura di "genere", elemento che ha rafforzato alcune mie personali opinioni sul narrare.

8) La fatica di essere se stessi - Alain Ehremberg: Sono rimasto in dubbio se inserire questo libro nella lista, poiché per spiegare il perché ci sia dovrei raccontare qualcosa di me che non voglio raccontare. Sappiate solo che fu uno degli step fondamentali per uscire da un grave periodo di malattia.

9) La via per la Terra di Mezzo - Tom Shippey: Questo libro ha dato conferma ai miei dubbi personali sul lavoro di JRR Tolkien, operella di genere, affascinante ma risibile, o qualcosa d'altro? Qualcosa d'altro. Consigliatissimo a chi volesse approfondire sul serio.

10) Arcobaleni - Kawabata Yasunari: Perché mentre lo stavo rileggendo è arrivata Bianca, e scusate se è poco. Mi piacciono le donne, che ci posso fare.


...e io che sperazo di trovare almeno qui la confraternita dell'uva

Ho letto proprio adesso una poesia di bukowski, eccone una parte:

Mentre la tua donna si compra una camicetta tu
Bevi un caffè nel ristorante di un centro commerciale
Circondato da impiegati
In pausa
Che si lamentano delle loro vite esasperate
E untanto tu ricordi di avere visitato John Fante morente
In una stanza d'ospedale
E di come le sue dita sul lenzuolo fossero
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Mentre l'infermiera entrava
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Re: 10 libri significativi 14/03/2015 02:12 #14022

scarpax73 ha scritto:
arturobandini ha scritto:
Ed ecco i miei dieci libri significativi. Ho meditato sopra a quel "significativi" e ho deciso di essere serio e di non mettere assolutamente i migliori o i preferiti, ma semplicemente quelli che hanno fatto la differenza per una ragione o per l'altra. Naturalmente qua dentro ci sono anche un paio dei miei preferiti.

1) Lo Hobbit - JRR Tolkien: Primo libro "vero" letto nella mia vita, una conferma sulle possibilità dell'immaginazione. Stimolò in me anche il desiderio di scrivere.

2) A ciascuno il suo - Leonardo Sciascia: Una rivelazione, letto in seconda superiore e forse neppure capito del tutto. Mi fece scoprire le possibilità infinite della letteratura e le ricadute sul sociale.

3) La luna e i falò - Cesare Pavese: Oltre all'importanza e al valore, ricordo perfettamente che questo era il libro che stavo leggendo quando mi misi assieme alla prima ragazza davvero importante della mia vita, nell'estate tra quarta e quinta liceo.

4) Ulisse - James Joyce: E' stata la battaglia letteraria più difficile della mia vita, iniziato a più riprese durante l'Università, interrotto, ripreso. Quando riuscii a terminarlo capii che il mio interesse per la lingua e la scrittura potevano essere ripagati con una soddisfazione quasi fisica.

5) L'amico del pazzo - Marco Drago: Marco è uno scrittore originario del mio paese, Canelli in provincia di Asti. Ha otto anni più di me e mentre ero giovane e alla ricerca di stimoli fondò una fanzine, Maltese Narrazioni, alla quale ancora giovanissimo collaborai. Ha pubblicato per Feltrinelli, Minimum Fax e ora un nuovo libro per Barbera Editore. Faceva parte della generazione dei "cannibali" ed era legato a Scarpa e ad altri autori più o meno compatibili con quella scena. Leggendo questo libro capii che non volevo scrivere seguendo le mode del momento, cosa che invece lui faceva generosamente, rovinando a mio avviso (e in seguito ho avuto ragione), il proprio potenziale.

6) Come si fa una tesi di laurea - Umberto Eco: Non soltanto mi fu utile, ma attraverso questo libro compresi profondamente cosa possa essere un saggio.

7) Q - Luther Blisset: Ricevetti in regalo questo libro e attraverso le sue pagine compresi come sia possibile far passare messaggi importanti anche nella letteratura di "genere", elemento che ha rafforzato alcune mie personali opinioni sul narrare.

8) La fatica di essere se stessi - Alain Ehremberg: Sono rimasto in dubbio se inserire questo libro nella lista, poiché per spiegare il perché ci sia dovrei raccontare qualcosa di me che non voglio raccontare. Sappiate solo che fu uno degli step fondamentali per uscire da un grave periodo di malattia.

9) La via per la Terra di Mezzo - Tom Shippey: Questo libro ha dato conferma ai miei dubbi personali sul lavoro di JRR Tolkien, operella di genere, affascinante ma risibile, o qualcosa d'altro? Qualcosa d'altro. Consigliatissimo a chi volesse approfondire sul serio.

10) Arcobaleni - Kawabata Yasunari: Perché mentre lo stavo rileggendo è arrivata Bianca, e scusate se è poco. Mi piacciono le donne, che ci posso fare.


...e io che sperazo di trovare almeno qui la confraternita dell'uva

Ho letto proprio adesso una poesia di bukowski, eccone una parte:

Mentre la tua donna si compra una camicetta tu
Bevi un caffè nel ristorante di un centro commerciale
Circondato da impiegati
In pausa
Che si lamentano delle loro vite esasperate
E untanto tu ricordi di avere visitato John Fante morente
In una stanza d'ospedale
E di come le sue dita sul lenzuolo fossero
Bianche come gigli
Mentre l'infermiera entrava
E faceva una battuta



Oh se li conosco, sia Fante che Bukovski. Ma qua il gioco era diverso.

Ultima modifica: 14/03/2015 02:13 Da arturobandini.

Re: 10 libri significativi 14/03/2015 16:35 #14044

scarpax73 ha scritto:
6Rimbaud ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
Asintoto ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
...ora risulterò impopolare (più di quanto già lo sia) ma a me il priccolo principe mi sta veramente sui ball


Non sono in completo disaccordo con te, secondo me è sopravvalutato, però è un libro estremamente dolce e semplice... In qualche modo si torna bambini per una manciata di minuti, che è sempre una bella esperienza


Non so, non sono mai stato bambino nel modo del piccolo principe, con questa virginale lucidità alquanto irritante. Il piccolo principe è un nano rompic... venuto dallo spazio. Abbiamo i bellissimi racconti e fumetti di Guareschi che forse a parte te e menon li legge quasi nessuno...questo mi irrita.


ahahah in effetti se incontrassi il piccolo principe probabilmente gli aprirei il cranio a suon di pugni xD

dovrei farvi vedere delle foto di me da piccolo per farvi capire quanto gli assomigliavo (anche se solo fisicamente.. dato che io ero un idiota) xD


...se non altro non somigliavi a bukowski.


beh bukowski era davvero troppo brutto

spero non somigli a nessuno in generale xD
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Re: 10 libri significativi 14/03/2015 16:37 #14046

arturobandini ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
arturobandini ha scritto:
Ed ecco i miei dieci libri significativi. Ho meditato sopra a quel "significativi" e ho deciso di essere serio e di non mettere assolutamente i migliori o i preferiti, ma semplicemente quelli che hanno fatto la differenza per una ragione o per l'altra. Naturalmente qua dentro ci sono anche un paio dei miei preferiti.

1) Lo Hobbit - JRR Tolkien: Primo libro "vero" letto nella mia vita, una conferma sulle possibilità dell'immaginazione. Stimolò in me anche il desiderio di scrivere.

2) A ciascuno il suo - Leonardo Sciascia: Una rivelazione, letto in seconda superiore e forse neppure capito del tutto. Mi fece scoprire le possibilità infinite della letteratura e le ricadute sul sociale.

3) La luna e i falò - Cesare Pavese: Oltre all'importanza e al valore, ricordo perfettamente che questo era il libro che stavo leggendo quando mi misi assieme alla prima ragazza davvero importante della mia vita, nell'estate tra quarta e quinta liceo.

4) Ulisse - James Joyce: E' stata la battaglia letteraria più difficile della mia vita, iniziato a più riprese durante l'Università, interrotto, ripreso. Quando riuscii a terminarlo capii che il mio interesse per la lingua e la scrittura potevano essere ripagati con una soddisfazione quasi fisica.

5) L'amico del pazzo - Marco Drago: Marco è uno scrittore originario del mio paese, Canelli in provincia di Asti. Ha otto anni più di me e mentre ero giovane e alla ricerca di stimoli fondò una fanzine, Maltese Narrazioni, alla quale ancora giovanissimo collaborai. Ha pubblicato per Feltrinelli, Minimum Fax e ora un nuovo libro per Barbera Editore. Faceva parte della generazione dei "cannibali" ed era legato a Scarpa e ad altri autori più o meno compatibili con quella scena. Leggendo questo libro capii che non volevo scrivere seguendo le mode del momento, cosa che invece lui faceva generosamente, rovinando a mio avviso (e in seguito ho avuto ragione), il proprio potenziale.

6) Come si fa una tesi di laurea - Umberto Eco: Non soltanto mi fu utile, ma attraverso questo libro compresi profondamente cosa possa essere un saggio.

7) Q - Luther Blisset: Ricevetti in regalo questo libro e attraverso le sue pagine compresi come sia possibile far passare messaggi importanti anche nella letteratura di "genere", elemento che ha rafforzato alcune mie personali opinioni sul narrare.

8) La fatica di essere se stessi - Alain Ehremberg: Sono rimasto in dubbio se inserire questo libro nella lista, poiché per spiegare il perché ci sia dovrei raccontare qualcosa di me che non voglio raccontare. Sappiate solo che fu uno degli step fondamentali per uscire da un grave periodo di malattia.

9) La via per la Terra di Mezzo - Tom Shippey: Questo libro ha dato conferma ai miei dubbi personali sul lavoro di JRR Tolkien, operella di genere, affascinante ma risibile, o qualcosa d'altro? Qualcosa d'altro. Consigliatissimo a chi volesse approfondire sul serio.

10) Arcobaleni - Kawabata Yasunari: Perché mentre lo stavo rileggendo è arrivata Bianca, e scusate se è poco. Mi piacciono le donne, che ci posso fare.


...e io che sperazo di trovare almeno qui la confraternita dell'uva

Ho letto proprio adesso una poesia di bukowski, eccone una parte:

Mentre la tua donna si compra una camicetta tu
Bevi un caffè nel ristorante di un centro commerciale
Circondato da impiegati
In pausa
Che si lamentano delle loro vite esasperate
E untanto tu ricordi di avere visitato John Fante morente
In una stanza d'ospedale
E di come le sue dita sul lenzuolo fossero
Bianche come gigli
Mentre l'infermiera entrava
E faceva una battuta



Oh se li conosco, sia Fante che Bukovski. Ma qua il gioco era diverso.



in effetti anch'io mi aspettavo un libro di fante.. cazzo io rimbaud l'ho messo! :PpPp
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Re: 10 libri significativi 14/03/2015 17:24 #14053

6Rimbaud ha scritto:
arturobandini ha scritto:
scarpax73 ha scritto:
arturobandini ha scritto:
Ed ecco i miei dieci libri significativi. Ho meditato sopra a quel "significativi" e ho deciso di essere serio e di non mettere assolutamente i migliori o i preferiti, ma semplicemente quelli che hanno fatto la differenza per una ragione o per l'altra. Naturalmente qua dentro ci sono anche un paio dei miei preferiti.

1) Lo Hobbit - JRR Tolkien: Primo libro "vero" letto nella mia vita, una conferma sulle possibilità dell'immaginazione. Stimolò in me anche il desiderio di scrivere.

2) A ciascuno il suo - Leonardo Sciascia: Una rivelazione, letto in seconda superiore e forse neppure capito del tutto. Mi fece scoprire le possibilità infinite della letteratura e le ricadute sul sociale.

3) La luna e i falò - Cesare Pavese: Oltre all'importanza e al valore, ricordo perfettamente che questo era il libro che stavo leggendo quando mi misi assieme alla prima ragazza davvero importante della mia vita, nell'estate tra quarta e quinta liceo.

4) Ulisse - James Joyce: E' stata la battaglia letteraria più difficile della mia vita, iniziato a più riprese durante l'Università, interrotto, ripreso. Quando riuscii a terminarlo capii che il mio interesse per la lingua e la scrittura potevano essere ripagati con una soddisfazione quasi fisica.

5) L'amico del pazzo - Marco Drago: Marco è uno scrittore originario del mio paese, Canelli in provincia di Asti. Ha otto anni più di me e mentre ero giovane e alla ricerca di stimoli fondò una fanzine, Maltese Narrazioni, alla quale ancora giovanissimo collaborai. Ha pubblicato per Feltrinelli, Minimum Fax e ora un nuovo libro per Barbera Editore. Faceva parte della generazione dei "cannibali" ed era legato a Scarpa e ad altri autori più o meno compatibili con quella scena. Leggendo questo libro capii che non volevo scrivere seguendo le mode del momento, cosa che invece lui faceva generosamente, rovinando a mio avviso (e in seguito ho avuto ragione), il proprio potenziale.

6) Come si fa una tesi di laurea - Umberto Eco: Non soltanto mi fu utile, ma attraverso questo libro compresi profondamente cosa possa essere un saggio.

7) Q - Luther Blisset: Ricevetti in regalo questo libro e attraverso le sue pagine compresi come sia possibile far passare messaggi importanti anche nella letteratura di "genere", elemento che ha rafforzato alcune mie personali opinioni sul narrare.

8) La fatica di essere se stessi - Alain Ehremberg: Sono rimasto in dubbio se inserire questo libro nella lista, poiché per spiegare il perché ci sia dovrei raccontare qualcosa di me che non voglio raccontare. Sappiate solo che fu uno degli step fondamentali per uscire da un grave periodo di malattia.

9) La via per la Terra di Mezzo - Tom Shippey: Questo libro ha dato conferma ai miei dubbi personali sul lavoro di JRR Tolkien, operella di genere, affascinante ma risibile, o qualcosa d'altro? Qualcosa d'altro. Consigliatissimo a chi volesse approfondire sul serio.

10) Arcobaleni - Kawabata Yasunari: Perché mentre lo stavo rileggendo è arrivata Bianca, e scusate se è poco. Mi piacciono le donne, che ci posso fare.


...e io che sperazo di trovare almeno qui la confraternita dell'uva

Ho letto proprio adesso una poesia di bukowski, eccone una parte:

Mentre la tua donna si compra una camicetta tu
Bevi un caffè nel ristorante di un centro commerciale
Circondato da impiegati
In pausa
Che si lamentano delle loro vite esasperate
E untanto tu ricordi di avere visitato John Fante morente
In una stanza d'ospedale
E di come le sue dita sul lenzuolo fossero
Bianche come gigli
Mentre l'infermiera entrava
E faceva una battuta



Oh se li conosco, sia Fante che Bukovski. Ma qua il gioco era diverso.



in effetti anch'io mi aspettavo un libro di fante.. cazzo io rimbaud l'ho messo! :PpPp


E chissenefotte!

Re: 10 libri significativi 15/03/2015 12:08 #14067

Siete un pozzo di sapienza.
E questa è una delle discussioni più intrise di cultura che abbiamo mai avuto qui dentro.

Non il semplice gioco a chi ce l'ha più lungo con elenchi sterili di libri. Ma una selezione così accurata e personale che non può essere sottovalutata.

Grazie.
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Re: 10 libri significativi 15/03/2015 12:19 #14070

gensi ha scritto:

Grazie.


Prego.
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Re: 10 libri significativi 15/03/2015 12:29 #14071

arturobandini ha scritto:


2) A ciascuno il suo - Leonardo Sciascia

4) Ulisse - James Joyce

6) Come si fa una tesi di laurea - Umberto Eco

7) Q - Luther Blisset


2) Sciascia diede un pugno nello stomaco al me adolescente con Il giorno della civetta. ero indeciso se metterlo o meno nei miei 10, perchè credo abbia influito a formare il mio pensiero politico, ma non in maniera così decisiva - erano intervenuti altri fattori prima.

4) una sensazione simile l'ho provata con L'urlo e il furore, durante la prima parte non capivo dove cazzo volesse andare a parare faulkner, poi durante la lettura della seconda parte ho grokkato (it.wikipedia.org/wiki/Grok)

6) potrò avere la tua stessa esperienza: credo sarà il primo saggio che leggerò (quando la laurea sarà un po' più vicina però XD)

7) in wishlist da anni anche questo, il colletivo blissett e quello wu ming mi hanno attirato con delle cose lette in rete
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Re: 10 libri significativi 23/03/2015 23:28 #14403

Allora tento anche io di stilare un elenco, per quanto la mia innata indecisione caratteriale mi renda la vita impossibile in questi casi XD

-I pilastri della terra, Ken Follet. Letto intorno ai 12/13 anni, evidentemente capivo meno della metà di quello che c'era scritto, ma sono rimasto affascinato da questo viaggio nel passato, in alcuni punti mi sembrava di seguire i protagonisti passo passo, nella loro vita quotidiana, l'ho letto d'estate durante il soggiorno in un villaggio turistico, un bellissimo viaggio della mente...

-Achille piè veloce, Stefano Benni. uno degli ultimi che ho letto. Mi ha colpito la visionarietà dello stile, le riflessioni su lettura e scrittura, l'ironia, l'eroismo di due protagonisti assurdi. Ne leggerò sicuramente altri.

-non saprei quale indicare tra i romanzi di Wilbur Smith, sono uno più bello dell'altro. durante l'adolescenza li ho letti quasi tutti, spesso mi vien voglia di rileggerli...maestro dell'avventura e profondo conoscitore dell'animo umano, almeno così lo ricordo.

-l'arciere del re, Bernard Cornwell. Per me uno degli esempi perfetti di romanzo storico, il mio genere preferito. Azione, accurate ricostruzioni storiche (con eccezioni dettate da esigenze narrative ed esplicitate nei libri, se non sbaglio), storie d'amore e di amicizia. consiglio anche la saga (anche se troppo lunga) sul fuciliere Sharpe e ovviamente la saga di Excalibur.

-il templare, Jan Guillou. Lo so, sono monotono, altro romanzo storico molto avvincente, che mi ha fatto scoprire definitivamente la mia passione per i templari, la loro storia straordinaria, i misteri sul loro conto...tanto che ci ho fatto la tesi di laurea alla triennale di Storia. Fa parte di una saga di quattro libri, tutti consigliati.

-la saga fantasy di Eragon, scritta da C. Paolini. Non metto Il signore degli anelli solo perchè lo lessi in tenera età e non mi ricordo nemmeno se riuscii a finirlo, infatti a brevissimo recupererò questa mancanza. Vi consiglio vivamente questa saga, che mi ha profondamente appassionato, per me presenta elementi originali persino in un universo come quello fantasy, che vanta ormai un numero di saghe/autori sterminato e il forte pericolo di stereotipi diffusi, mi sono divorato i quattro libri, affezionandomi ai protagonisti, a mio parere molto verosimili poichè ispirati alla quotidianità del giovane scrittore.

-perchè scrivere, Zadie Smith. Un libricino minuscolo, che raccoglie due piccoli saggi, che contiene per me alcune delle più azzeccate riflessioni sulla scrittura, espresse in modo semplice e diretto dalla scrittrice (di cui non ho letto niente), anche e sopratutto tramite citazioni di scrittori più o meno conosciuti. lo tengo di fianco al letto per rivedere ogni tanto, scritte nero su bianco, quelle riflessioni sull'importanza dello scrivere, e del leggere, che sento essere anche mie.

-un posto nel mondo, Fabio Volo. Lo so, ora mi odiate tutti. Fatemi spiegare un attimo, dato che non si parla dei libri migliori ma più significativi: avete presente quei periodi della propria vita in cui vedete tutto nero, vi sentite dei falliti, senza presente nè futuro, e avete solo bisogno dell'incoraggiamento giusto al momento giusto? Ecco, per me la storiella di Volo ha rappresentato quella pacca d'incoraggiamento, tanto banale quanto necessaria in quel momento, che mi ha fatto scattare una molla in testa, quella dell'autorealizzazione. immagino che al suo posto avrebbe potuto esserci qualsiasi altro libro, mi trovai quello tra le mani (forse consigliatomi da qualcuno che aveva capito il mio malessere) e devo dire che ottenne l'effetto desiderato, ecco perchè non ho esitato a segnarlo in questa lista. Ora che ho spiegato, potete linciarmi consapevolmente

-l'occhio del lupo, Daniel Pennac. Ho un ricordo davvero molto vago di questo libro per ragazzi, eppure mi ricordo che mi colpì particolarmente, tant'è che (ora che ci ragiono) il lupo è uno dei miei animali preferiti...parla del legame uomo animale, di libertà e di speranza.

-l'ultimo testamento della sacra Bibbia, James Frey. un libro potente, sacrilego, che spiega come l'amore sia la forza più potente al mondo, che la vita, più che la morte, è il vero mistero con cui confrontarci, che ognuno di noi deve trovare la propria strada, vivendo al meglio il tempo che ci è concesso. Mi ha colpito profondamente, come e più di alcuni testi filosofici a cui mi sono avvicinato per motivi di studio.

Finisco questo lungo post con una considerazione: ho fatto molta fatica a stilare un elenco perchè spesso le cose che mi rimangono di un romanzo sono piccole parti di esso, magari un dettaglio, una frase, un'emozione di un momento, una storia dentro la storia. Grazie per l'idea di farcelo fare e grazie per chi ha partecipato, fornendo spunti a tutti per future letture.
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...

Re: 10 libri significativi 24/03/2015 22:16 #14443

Grazie Wong.
Perché scrivere lo voglio tenere in considerazione come mia lettura futura.
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Re: 10 libri significativi 24/03/2015 22:35 #14448

gensi ha scritto:
Grazie Wong.
Perché scrivere lo voglio tenere in considerazione come mia lettura futura.


Lo tengo vicino al letto, ogni tanto mi rileggo qualche passaggio...davvero consigliato!!!
...sto ancora imparando, poichè l'apprendimento non ha limiti...
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